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Il Paragrafo 175, che condannava l’omosessualità maschile, non prendeva in considerazione quella femminile. Il lesbismo non era infatti considerato dalle autorità una minaccia per il Terzo Reich, perciò, a patto che non dessero pubblico scandalo, le lesbiche non furono formalmente perseguitate.
Quando nel 1933 i nazisti arrivarono al potere proprio in virtù della loro convinzione che la donna fosse inferiore all’uomo, si disinteressarono al problema. Ma, se anche l’omosessualità femminile non era considerata un reato, le lesbiche vennero ugualmente perseguitate in quanto “asociali”. Così ufficialmente non vi furono arresti per lesbismo, bensì per comportamenti personali contrari all’ideologia nazista.
La mancata persecuzione esplicita del lesbismo non toglie nulla alla repressione generalizzata che queste persone subirono ed al clima di paura nel quale vissero per tutta la durata del regime.

Testi: Etty Hillesum, Marta Traverso – “L’amore che osa pronunciare il suo nome”
Attori: Marcella Silvestri, Cristina Cavalli