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Le Leggi di Norimberga del 1935 stabilivano che una persona dovesse essere considerata ebrea nel caso in cui avesse avuto almeno tre nonni arruolati in una congregazione ebraica. Chi avesse avuto invece due nonni ebrei sarebbe stato considerato ebreo se iscritto lui stesso ad una congregazione ebraica, se spostato con un ebreo o  se figlio di un matrimonio o di una relazione extraconiugale con un ebreo.24
Una persona non appartenente a nessuna di queste condizioni, ma con due nonni ebrei, veniva classificata come ebreo mischling di primo grado. Una persona con un solo nonno ebreo veniva classificato come un mischling di secondo grado.

Io sono tedesco, sono nato e cresciuto tedesco e ne sono sempre stato orgoglioso.
Sono stato un soldato che ha combattuto e ucciso per la sua patria. Dopo la sconfitta ho riaperto la mia bottega e ho dato il mio contributo affinché la mia nazione potesse risollevarsi. Sono sopravvissuto alla guerra e non credo più in nessun Dio; credo solo nel popolo tedesco, a cui appartengo da sempre.

O almeno così ritenevo, fino ad oggi.

Mi hanno chiesto di portare i certificati di nascita dei miei genitori e dei miei nonni. Li hanno esaminati e poi mi hanno consegnato un nuovo documento d’identità.
Nome, cognome, data di nascita, residenza sono rimasti gli stessi, ma la dicitura “nazionalità tedesca” è stata sostituita da “mischling”.
La religione dei miei nonni materni, che mai ho conosciuto e il cui credo non mi appartiene, mi ha reso ufficialmente un “mezzo-sangue”, un bastardo agli occhi degli appartenenti alla cosiddetta pura razza ariana.
Secondo loro non sono più degno di appartenere al popolo tedesco perché i geni dei miei antenati ebrei mi hanno reso addirittura di un’altra razza.
Che cos’ha il mio sangue di diverso dal vostro? Non è forse lo stesso sangue versato sul campo di battaglia? Non ha lo stesso colore, la stessa densità?

Gabriele Civardi
Cristina Colombo Bolla

Lettura e interpretazione di Gabriele Civardi.

Testo di Cristina Colombo Bolla (Officina Letteraria).

Allestimento scenografico realizzato dagli studenti dell'Accademia Ligustica di Belle Arti: Marnie Visciglia, Giulia Sambuceti, Luna Roncarolo, Daniela Birlizzi, Cecilia Danesi, Maria Elena Scorza.