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Alla fase di Persecuzione segue quella dello Sterminio. Senza intervento internazionale i massacri diventano rapidamente un omicidio di massa, conosciuto come “genocidio”. Gli assassini parlano di “sterminio” in quanto le vittime non sono considerate umani. Nel genocidio di Stato, le forze armate collaborano spesso con le milizie per uccidere. In Burundi, il genocidio è stato realizzato con delle uccisioni di vendetta da parte di gruppi, l’uno verso l’altro, creando il cosidetto ciclo di genocidio bilaterale ribassista. Gli atti di genocidio mostrano forme di elevata disumanizzazione. I corpi dei morti vengono smembrati e lo stupro viene usato come strumento di guerra per alterare e sradicare geneticamente l’altro gruppo. La distruzione culturale e religiosa viene utilizzata per annientare l’esistenza del gruppo nella storia. Nel genocidio totale tutti i membri del gruppo preso di mira sono sterminati. In questa fase, solo un intervento armato rapido e travolgente può fermare il genocidio. Le aree di sicurezza reale o i corridoi umanitari per la fuga dei rifugiati dovrebbero essere istituiti con una protezione internazionale pesantemente armata.

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