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Dopo la fase di Disumanizzazione passiamo a quella dell’Organizzazione del genocidio è breve. Il genocidio è sempre organizzato dallo Stato attraverso la creazione di milizie spesso addestrate e armate, unità speciali dell’esercito oppure attraverso il sostegno a gruppi terroristici. Allo Stato servono le milizie per la creazione di un alibi nelle responsabilità statali dei massacri (come è per i Janjaweed nel Darfur). Gli atti di genocidio in questa fase sono camuffati come contro-insurrezione se c’è un conflitto armato in corso o una guerra civile visto che in questi casi non si fa differenza tra civili e combattenti. Gli stupri di massa delle donne sono diventati una caratteristica di tutti i genocidi moderni. Il flusso di armi verso stati e milizie (spesso in violazione degli embarghi sulle armi delle Nazioni Unite) facilita gli atti di genocidio. Gli Stati organizzano la polizia segreta per spiare, arrestare, torturare e assassinare persone sospettate di opposizione ai leader politici. La propaganda attraverso i mass media giustifica le motivazioni per prendere di mira un gruppo così come l’addestramento speciale per le milizie assassine e la creazione delle unità di uccisione dell’esercito speciale.Cosa bisognerebbe fare per combattere questa fase? Innanzitutto mettere al bando queste milizie e ai loro leader dovrebbero essere negati i visti per i viaggi all’estero e i loro beni all’estero dovrebbero essere congelati. Le Nazioni Unite dovrebbero imporre l’embargo sulle armi ai governi e ai cittadini di paesi coinvolti in massacri di genocidio, perseguendo legalmente chi viola l’embargo, e creare delle commissioni per indagare sulle violazioni, come è stato fatto nel Ruanda dopo il genocidio.

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